Dragon Age 2 è un videogioco che fa parte della vasta schiera dei giochi di ruolo distribuito da Bioware e pubblicato da Electronic Arts. E’il secondo capitolo di questo franchise firmato Bioware per quanto riguarda la serie Dragon Age. Il gioco è stato sviluppato per Xbox360 di Microsoft, per Playstation 3 di sony, per Windows e Mac OSX l’8 Marzo 2011 per quanto riguarda l’America, mentre l’11 Marzo in Europa.
Ambientato nello stesso mondo mistico introdotto in Dragon Age: Origins, il giocatore sarà chiamato a interpretare il personaggio nominato Hawke, un mago umano, un combattente oppure un ladro (in base alle nostre scelte da effettuare durante lo svolgimento della storia) che arriva nella città chiamata Kirkwall come fuggitivo solitario che diventa il campione leggendario della città stessa, dopo una decade di turbolenti conflitti politici e sociali.
Per quanto riguarda le caratteristiche vere e proprie di questo gioco, queste hanno apportato diverse novità e sono state migliorate nel tempo. In particolare, il gameplay, l’interfaccia, il sistema di conversazioni, la grafica, il sonoro, gli elementi RPG e via dicendo, sono stati modificati al punto che all’interno del gioco tutti questi elementi sono più funzionali e divertenti che in passato. Nonostante tutti questi miglioramenti alcune lacune nella storia e nelle ambientazioni portano qualche bug e difetto in generale, anche se non intaccano più di tanto l’esperienza finale di questo fantastico sequel.
Per quanto riguarda la longevità, bisogna dire che il gioco giocando in modo normale, senza esagerare, si completa mediamente con 30 ore di gioco, in cui per la gran parte, girerete per le cittadine fantasy guardando palazzi e architetture purtroppo piuttosto simili tra loro, andando a minare la varietà di gioco. 30 ore dopo tutto non sono poche e girare sempre in ambientazioni simili alla lunga può anche stancare. Ci sono quartieri molto belli e vari, è vero, ma l’universo di questa saga è molto ampio ed è un peccato rilegare tutta l’avventura ad una sola città.
Anche la storia in generale, che in questo tipo di gioco dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello, è piuttosto lineare, cosa davvero insolita per un gioco del genere. Bioware ci ha abituati negli anni a giochi ricchi di scelte e varianti che modificano radicalmente la storia in certi casi: ne è un esempio la fantastica saga di Mass Effect. In questo caso il giocatore scegliendo diverse risposte, otteneva anche diverse trame che permettevano addirittura di modificare la continuity stessa della saga, modificando le vicende dei giochi usciti successivamente.
Anche i controlli di gioco sono stati parecchio modificati, adattandosi meglio ai pad ed aiutando meglio il giocatore da subito.
In definitiva rimane comunque uno dei migliori RPG diponibili sul mercato a oggi, se non altro per la storia avvincente (anche se senza troppe varianti) e per il reparto tecnico che è stato migliorato abbastanza rispetto al vecchio capitolo. Un titoli che gli amanti del genere non possono farsi certo sfuggire!