La potatura rappresenta un momento molto importante per il mantenimento della salute dell’olivo. Chiaramente, si tratta di una pratica che deve essere eseguita nella maniera corretta e seguendo determinati comportamenti e norme, al fine di non compromettere la sopravvivenza della pianta. Andiamo, dunque, a scoprire come bisogna effettuarla. Ricordiamo che lalbero di olivo, pianta originaria del Medio Oriente, nel caso in cui venga lasciato sviluppare e crescere in maniera naturale, assume una forma solitamente irregolare, cespugliosa, conica e globosa. La chioma si sviluppa principalmente in altezza o in ampiezza: dipende dalla varietà. Esistono varietà, addirittura, che possono superare i venti metri di altezza. Prima di potare un olivo, sarebbe bene, laddove esista la possibilità, osservare con la massima attenzione persone più esperte, in modo da conoscere e scoprire direttamente tutti i trucchi e le nozioni di base che sostengono la produzione e la crescita della pianta. L’operazione di potatura, che deve essere effettuata con strumenti da taglio appositi, si propone di conservare la massima efficienza della chioma andando a rimuovere i rami al fine di agevolare lo sviluppo delle branche fruttifere dell’albero. Bisognerà, dunque, limitare gli eccessi di produzione, in modo che il fenomeno dell’alternanza produttiva sia controllato, e allo stesso tempo fare di tutto per favorire un rapporto il più possibile altro tra superficie fogliare e legno. In generale, sarà opportuno intervenire modellando l’aspetto dell’albero, così da gestirne la crescita e il portamento anche a seconda delle esigenze colturali che abbiamo. Inoltre, la potatura ha lo scopo di distribuire in maniera corretta e omogenea lilluminazione sulle diverse parti della pianta, e in particolare della chioma. Infine, serve per distribuire i rami con i frutti sulla base della tecnica di raccolta che si sceglie. La potatura, dunque, deve essere effettuata alla fine dellinverno, e in ogni caso prima che la pianti torni a germogliare (ripresa vegetativa). Essa deve favorire la produttività e in rapporto allo sviluppo della pianta annuale andare a incrementarla. Ricordiamo che nelle’ventualità in cui si verifichino periodi di gelate è necessario interrompere la potatura, visto che il processo di cicatrizzazione dei tagli eseguiti sul legno è ostacolato dal freddo gelido. I tagli non devono essere troppo decisi o intensi, a meno che non si voglia effettuare una potatura di ringiovanimento, per impedire che la produzione sia troppo ridotto. Prima di potare la pianta è opportuno localizzare con la massima precisione i tagli, a seconda dellobiettivo dell’operazione, badando anche allintensità della potatura. La potatura essere adeguata alletà della pianta: nello specifico, sarà più leggera su alberi giovani, mentre in caso di alberi più vecchi bisogna operare una potatura più consistente. È bene iniziare sempre dall’alto, procedendo verso il basso. Prima bisogna operare i tagli grossi, poi quelli piccoli. Gli strumenti devono essere ben affilati e di acciaio temperato, così che il taglio sia netto, senza imperfezioni: parliamo di accetta, innestatoio, forbici, accetta e roncola. Puliamo costantemente la lama, magari usando un panno imbevuto di alcol.
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