Importanti novità all’orizzonte per gli automobilisti del Belpaese e, per una volta, sono più che positive.
Andiamo a scoprirle insieme.
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La semplificazione nella motorizzazione italiana
Tutto nasce dalla riforma nella Pubblica Amministrazione che vede il nascere, all’interno del Ministero dei Trasporti, di un’unica agenzia che raccoglierà l’eredità sia del Pra che della Motorizzazione. Il tutto facendo cessare un’anomalia tutta nostrana: se il libretto di circolazione, emesso dalla Motorizzazione, infatti, è il titolo riconosciuto nei vari Paesi per viaggiare, la proprietà si acquista soltanto con l’iscrizione al Pra, presso l’Aci locale.
E che cosa cambia all’autombilista? Cambia, cambia…
Basterà un solo documento in auto
Tale riforma si rifletterà anche sui conducenti italiani, non più costretti a possedere certificato di proprietà e libretto di circolazione, documenti che saranno racchiusi in un’unica certificazione.
Questo determinerà vantaggi non solo pratici, ma anche in termini di risparmio. Si pagherà, infatti, per ogni immatricolazione e passaggio di proprietà non più 100 euro, ma soltanto 61.