Negli ultimi anni il successo dei cortometraggi è aumentato esponenzialmente, tanto che assistiamo quotidianamente alla nascita di premi importanti per queste manifestazioni artistiche e soprattutto un crescente aumento di pubblico e di persone che si cimentano nella cosa.
Il motivo è semplice: di norma i cortometraggi prevedono costi bassi, veloci tempi di realizzazione e grazie alla loro durata ristretta possono essere facilmente condivisi sul web e fare così un veloce giro del mondo, divenendo conosciuti anche in luoghi lontani dalla loro realizzazione: insomma un modo per poter esprimere e far conoscere il proprio “estro” cinematografico.
Alla base di un buon prodotto, però, sempre un’idea originale e una realizzazione all’altezza.
Corto non vuol dire scadente !
Eppure fare un cortometraggio è un lavoro serio da non prendere sottogamba, né tanto meno da affrontare senza una giusta pianificazione. Ecco quindi un guida semplice, completa e utile alla realizzazione di un corto.
Prima fase: stesura del soggetto
E’ il momento creativo, in cui inizierete a stendere una bozza di cosa volete fare.
Siate molto creativi sì, ma non dimenticate che dovrete probabilmente fare molte correzioni e aggiunte, modifiche e cancellazioni di intere parti. Insomma in questa parte dovrete stendere un filo generale della vostra opera, assicurandovi che sia organica e comprensibile.
Seconda fase: facciamo due conti
Spesso tanti ottimi progetti di cortometraggio falliscono perché un’idea fantastica viene oberata da tante spese non previste, da mancanza di fondi e attori. Insomma, mancano materialmente le risorse per dare alla luce il corto.
E’ importante quindi, accanto al foglio dove avrete steso il progetto, iniziare a pensare al vostro budget in primis.
Fissato il budget, pianificate le spese e siate sempre attenti a non sprecare soldi: se avete amici con attrezzature, fatevele prestare magari ( promettendo una citazione nei credits al corto). Se potete noleggiar qualcosa, invece che acquistarlo, fatelo senza dubbio. State attenti sempre a non sprecare niente: come dicono i nostri nonni:
“Meglio pensare cento volte e fare una volta, che fare cento per aver pensato una volta“.
Terza fase: gli attori
Questo spesso è uno scoglio per i corti. Trovare attori bravi, che rispecchino i vostri gusti può risultare difficile e spesso dovrete cancellare molte parti dalla vostra idea originale o adattarle agli attori che riuscite a trovare.
Un’ottima risorsa per trovare attori, disposti ad un corto amatoriale, quindi che richiedano un compenso basso o – perché no- gratuito è internet. Create un gruppo su Facebook, Myspace o mettete un annuncio.
Potrete visionare prima le foto e fissare delle audizioni “fatte in casa” dove poter vedere i vostri aspiranti protagonisti. Non dimenticatevi degli amici: lavorare con loro spesso è buono, perché saprete capire a priori il loro impegno conoscendoli e loro si impegneranno perché conoscono voi. Altro modo per reclutare attori è mettere avvisi in Licei e Università.

Riprese e montaggio: tecnica ma non troppa
Ricordate che i corti non devono essere colossal. Procedete alle modifiche necessarie, ma non esagerate col perfezionismo. Dei corti piace proprio l’aria “casareccia” e non l’eccessivo tecnicismo!