Se sei un pittore che vuole vendere qualche sua opera d’arte, questo articolo fà per te, in fatti, andremo ora a vedere come gestire una vendita senza commettere reati.
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Come vendere i propri quadri essendo in regola con gli obblighi di legge
La prima cosa da sapere è che non è necessario registrare l’opera alla SIAE e che, quindi, l’autore può gestire per conto proprio i diritti d’autore, ma scegliendo di aderire alla SIAE, si avrebbe come intermediario una società specializzata in questo settore.
La SIAE in Italia ha l’esclusiva sulle attività di intermediazioni, ma un autore può scegliere di affidarsi ad altre società di paesi stranieri. Nei casi di compravendita dei quadri di artisti a livello amatoriale, non è necessario nemmeno eseguire la registrazione al pubblico registro, che riguarda oggetti di interesse storico.
La registrazione riguarda categorie come reperti archeologici, monumenti,ecc., con più di 50 anni, non appartenenti ad un autore e con valore superiore a 139.794 euro. Oltre a non essere obbligati a registrare l’opera alla SIAE, non bisogna aprire neanche la partita IVA.
La partita IVA và aperta solo se l’attività di vendita è occasionale e si superano i 5 mila euro di compensi annuali oppure l’attività di vendita, nell’anno solare, è superiore ai 30 giorni. Anche se non è necessario iscriversi alla SIAE o ad altri registri e non c’è l’obbligo di partita IVA, un’ artista dovrà comunque dichiarare la vendita, tramite il rilascio di un documento che attesti la cessione dell’opera ed il corrispettivo, per poi presentarlo assieme la denuncia dei redditi.
Per fare questo bisognerà munirsi di un blocco di ricevute, che si può acquistare nelle cartolerie, dove si compileranno i nostri dati, il tipo di bene venduto ed il prezzo di vendita. Se l’acquirente ci richiede la fattura, si dovranno inserire i dati fiscali del compratore.
Riguardo la denuncia dei redditi di un venditore, se si è a carico dei genitori si dovrà dichiarare la propria cessione nella denuncia dei redditi di un genitore, se si ha un lavoro proprio invece, e quindi si presenta la dichiarazione dei redditi già ogni anno, si dovrà semplicemente aggiungere i guadagni derivanti da questa attività occasionale.