Vi sentite demotivati e pensate di non servire a nulla nel vostro ambito lavorativo? Potrebbe essere un momento di semplice stanchezza oppure potreste essere colpiti dalla sindrome del burn-out. Cos’è e come si può prevenire? Ecco qualche consiglio.
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Cosa si intende per burn-out?
Il termine burn-out è stato coniato dalla psichiatra americana Maslach, che l’ha utilizzato inizialmente per descrivere una precisa condizione patologica che sopraggiunge principalmente nelle persone che, per lavoro, si occupano degli altri, svolgono dunque professioni d’aiuto, come gli infermieri, gli insegnanti, gli assistenti sociali. Oggi il termine è esteso anche a chi lavora a contatto con una vasta utenza, come gli operatori di call-center.
Per riconoscere la sindrome del burn-out è necessario che si manifestino alcune situazioni: la perdita dell’interesse verso i soggetti dei quali ci si deve prendere cura, una diminuzione delle proprie capacità di entrare in empatia con le persone con cui ci si relaziona, in aggiunta a una depersonalizzazione e a un esaurimento emotivo.
Se vi riconoscete in questa situazione di forte stress da lavoro, vi sentite improvvisamente inadeguati nelle vostre attività professionali, siete ansiosi, insoddisfatti, demotivati, depressi, incapaci di sostenere lo stress che il vostro lavoro vi procura, potreste essere entrati nella morsa del burn-out. Molto spesso anche la vita privata viene progressivamente condizionata da questo stato patologico e si possono manifestare sintomi fisici, insonnia, disturbi digestivi, mal di testa.
Per una diagnosi certa della sindrome del burn-out, dovreste rivolgervi per prima cosa a uno psicologo del lavoro, il quale si accerta della presenza del problema mediante la somministrazione di un test specifico, il “Maslach Burnout Invenctory “(MBI). Se il riscontro è positivo e lo psicologo riconosce che siete afflitti dalla sindrome, può assistervi e darvi consigli per superare questo momento critico.
Come difendersi dal Burn-out
Nel corso degli anni, gli esperti hanno evidenziato l’importanza della prevenzione del burn-out, con l’attuazione di alcune strategie, anche individuali. Nell’esercizio della vostra attività, soprattutto se vi prendete cura di chi soffre, dovreste cercare di mantenere la giusta distanza dai problemi, per non avere un coinvolgimento emotivo eccessivo e dannoso.
Imparare a gestire il dolore degli altri, non sovraccaricarsi di mansioni e problemi, cercare di mantenere separate la sfera lavorativa e quella familiare, instaurare buoni rapporti di condivisione e momenti di confronto con i colleghi potrebbe aiutare a non cadere nello stato di burn-out.
Durante l’esercizio della professione, è utile fare alcune pause e, fuori dall’ambiente lavorativo, può dimostrarsi efficace praticare qualche tecnica di rilassamento, hobby, attività che aiutino a staccare la spina e a recuperare lo stato di benessere.