Così come avviene per il bonus luce e gas, lo stato italiano mette a disposizione per le famiglie meno abbienti, un’agevolazione sotto forma di Bonus che permette di risparmiare sui consumi in bolletta relativi al canone dell’acqua.
Si tratta di un bonus sociale relativamente recente essendo che è stato introdotto, per mezzo di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, solo nel 2016 (in fondo all’articolo, se sei interessato trovi il testo della norma) e successivamente recepito e attuato dai provvedimenti dell’Autorità di Regolazione per energia, reti e ambiente (Arera).
Questo perché, a differenza di quanto avviene per le utenze gas e luce, questo bonus bonus è di competenza regionale, anche se i criteri prescritti per poterne usufruire sono stabiliti dall’Arera e risultano essere vincolanti per le amministrazione regionali stesse.
Vediamo chi ne ha diritto e come se ne beneficia.
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Che cos’è il bonus acqua 2021 e chi ne ha diritto
Il Bonus acqua 2021 (chiamato anche Bonus sociale Idrico) è un’agevolazione fiscale messa a disposizione, per tutte le famiglie italiane che lamentano un disagio socio economico, che consente di usufruire sino a 50 litri al giorno per persona.
Per richiederlo è necessario avere ISEE inferiore a 8.107,50 € annui e deve essere richiesto presso il proprio Comune di residenza. La domanda può essere presentata tramite il CAF. la grande novità del 2021 è l’introduzione dell’automatismo del Bonus, in quanto dal 1 Gennaio tutti i diversi sociali verranno attivati automaticamente a tutti i cittadini o le famiglie aventi diritto, senza che vi sia la necessità di presentare la domanda.
Come premettevamo il bonus acqua rappresenta un beneficio che si traduce nella possibilità di disporre gratuitamente di un minimo di acqua all’anno per persona del nucleo familiare. Si tratta, per essere più precisi, di un totake di 18,25 mc di acqua all’anno ( che si traducono, appunto, in 50 litri al giorno per individuo)per un totale di 18,25 mc di acqua all’anno), coefficiente considerato il minimo indispensabile per soddisfare i bisogni essenziali. L’eccedenza, ovviamente, sarà regolarmente conteggiata e dovuta dall’utente.
Si tratta, è importante sottolinearlo, di una serie di indicazioni generali, poiché per avere l’evidenza assoluta del valore del bonus è sempre preferibile andare sul sito del fornitore, visto che le modalità dell’agevolazione non sono uniche a livello nazionale.
Quali sono i requisiti per usufruire del Bonus idrico 2021
Per poter usufruire di questo vantaggio è necessario poter possedere alcuni semplici requisiti (rimasti invariati rispetto all’anno precedente, e cioè:
- risultare, direttamente o indirettamente ( ossia pur non essendo i titolari del contratto di fornitura, si è chi utilizza quotidianamente in casa l’acqua intestata al condominio) utenti del servizio acquedotto;
- avere la residenza nell’abitazione per la quale si richiede il bonus, casa che non può rientrare nelle categorie catastali A/1, A/7, A/9
- essere gravati da una situazione di disagio economico, come, ad esempio, un nucleo familiare con un indicatore Isee che non sia maggiore di 8.107,50 euro annui. Qualora si tratti di famiglia numerosa, ossia con almeno 4 figli, l’indicatore viene innalzato sino a 20 mila euro annui.
N.B. Ogni famiglia ha diritto ad un solo Bonus per utenza (Gas, elettrico, acqua) per anno di competenza.
Come richiedere il bonus idrico se non si è titolari del contratto
In presenza dei requisiti richiesti dalla legge, qualora si abiti in un condominio intestatario della fornitura, per godere del bonus, occorre avanzare la relativa domanda al Comune di appartenenza.
Quando la richiesta viene accettata, nella bolletta generale del condominio, comparirà l’indicazione di un codice, codice che verrà, nel contempo, recapitato dal gestore al richiedente, il quale dovrà darne tempestiva comunicazione all’Amministratore, che ne verificherà la coincidenza con quello presente in bolletta.
Spetterà quindi a quest’ultimo di rimborsare quanto indicato al condomino, a mezzo bonifico, assegno o secondo le modalità previste dall’Acquedotto, purché tracciabili.
Chi può richiedere anche il beneficio idrico
Ovviamente anche chi gode del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza, ne ha egualmente diritto, come avviene da tempo per i bonus gas e luce.
Anche in questo caso, però, l’accettazione è subordinata a precisi requisiti reddituali, tra i quali un ISEE non superiore a 8.107,50 euro annui.
Anche in questo caso il riconoscimento, a fronte dei prescritti requisiti, opera in automatico.
Bonus acqua 2021: quanto si risparmia
Come abbiamo già abbondantemente precisato il bonus idrico prevede una fornitura gratuita paria a 50 litri/individuo/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Si tratta di un quantitativo che è stato fissato come indispensabile a persona per il soddisfacimento dei propri bisogni fondamentali.
A differenza di quanto avviene, però, per gli altri Bonus sociali, non è possibile monetizzarne precisamente il vantaggio, visto che le tariffe idriche variano da territorio a territorio, implicando uno sconto diverso a seconda della singole realtà.
Se, ad esempio, è possibile stabilire che un nucleo di 3 persone sarà sgravato da pagare poco meno di 55 metri cubi ogni 12 mesi, non è possibile indicarne il valore monetario. A questo proposito, quindi, può essere utile, consultando il sito del proprio gestore, verificare la correttezza dello sconto praticato.
Come controllare la corretta applicazione del Bonus idrico 2021
Come dicevamo, vista l’esistenza di tariffe idriche diverse sul territorio nazionale, per accertarsi dell’applicazione corretta dello sconto, occorre necessariamente visitare il sito del proprio fornitore di acqua, prendendo visione di quale sia la tariffa agevolata prevista, quali i costi per fognatura e depurazione. A questo punto sarà, dunque, possibile individuare l’importo del bonus acqua a cui si ha diritto, moltiplicando 18,25 metri cubi per il numero dei familiari e per la somma delle tariffe legate a:
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tariffa agevolata determinata per la quota variabile del corrispettivo di acquedotto;
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tariffa di fognatura individuata per la quota variabile del corrispettivo di fognatura;
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tariffa di depurazione individuata per la quota variabile del corrispettivo di depurazione.
Una soluzione, probabilmente, più pratica consiste nel fare riferimento al servizio assistenza dello Sportello per il consumatore (numero verde 800 166 654), grazie al quale risulterà molto più agevole ottenere conferma della correttezza dello sconto applicato
Documentazione necessaria per richiedere il bonus acqua
Una volta compilata, sotto forma di autocertificazione, la domanda per il bonus idrico va destinata: o, come abbiamo premesso, al proprio Comune o qualsiasi ente designato dallo stesso (CAF, Comunità montane), attraverso gli appositi moduli reperibili sul sito di Arera o sul sito (www.sgate.anci.it) e altresì disponibili sui siti internet dei Gestori e degli Enti di Governo dell’Ambito (Ega).
Per quanto concerna la documentazione necessaria, di seguito quanto vi sarà necessario:
Un documento in corso di validità;l’eventuale delega, indicando all’interno della stessa le generalità della persona che si vuole delegare;l’attestazione Isee dell’anno in corso, ottenibile presentandosi ad un qualunque Caf;l’autocertificazione inerente al proprio nucleo familiare, riportando i dati anagrafici di ogni singolo membroeventualmente, in presenza di un nucleo importante, l’attestazione per il riconoscimento di famiglia numerosa(sempre ricordando che, in questo caso, l’Isee massimo consentito è 20 mila euro).
Inoltre sebbene non obbligatorie, qualora il richiedente non rappresenti l’intestatario della fornitura, sarebbe sempre preferibile indicare anche:
codice fornituraidentificativo del gestore( ossia l’azienda che gestisce il servizio ed emette fattura)
Si tratta di tutti dati facilmente reperibili all’interno della bolletta d’acqua
Come verificare lo stato della domanda
Una volta avanzata la richiesta è possibile poi verificarne lo stato di avanzamento, utilizzando contatti, riferimenti e parametri che si trovano bella comunicazione di ammissione recapitata al richiedente.
Inoltre è ugualmente possibile ottenere informazioni rivolgendosi direttamente all’ente a cui si è presentata l’istanza, presentandosi muniti di ricevuta rilasciata alla consegna della domanda.
Chiamando il numero verde 800.166.654 dello Sportello per il consumatore di energia e ambiente, indicando codice fiscale e identificativo presente nella lettera di ammissione; o infine accedere, dal sito sul bonus energia, nell’area riservata “Controlla on line la tua pratica”, utilizzando codice fiscale e credenziali di accesso (User ID e password), così come indicate nella lettera di ammissione.
Come viene corrisposto il bonus acqua
L’erogazione del bonus, un tempo soggetta ad una serie di verifiche ad opera di Comune e Regione, da oggi quindi opererà in automatico. Laddove la propria situazione finanziaria lo consenta, all’utente titolare della fornitura sarà indirizzata una comunicazione informativa , nella prima bolletta utile, verrà computato direttamente lo sconto previsto. Cioè l’ammontare annuo del bonus verrà erogato pro-quota giorno e riconosciuto per ogni fattura che contabilizzi i consumi relativi al periodo di agevolazione.
Nonostante le modalità applicative nel dettaglio siano ancora in fase di definizione da parte delle varie realtà amministrative, ARERA ha comunicato come il Bonus Idrico 2021 sarà riconosciuto ai cittadini o ai nuclei familiari che ne hanno diritto, per l’intera annualità, anche, eventualmente, attraverso il riconoscimento di eventuali quote di bonus già maturate.
Per ogni tipo di informazione o per coloro che, eventualmente titolari in passato del beneficio, lamentino di non disporre più, riferimento obbligato il numero verde Arera 800 166 654, quanto la possibilità di chiedere una verifica del proprio ISEE al proprio Patronato di riferimento.
Come verificare bonus acqua e cos’è il bonus integrativo
Una volta accettata la domanda, è sempre consigliabile controllare direttamente, in bolletta, l’entità del bonus. Sarà possibile farlo semplicemente accedendo alla sezione relativa al quadro di sintesi, dove troverete elencate, in dettaglio, le varie voci che costituiscono il totale degli importi fatturati.
Il bonus idrico, infatti, dovrà rappresentare una voce singola e separato dalla quota variabile della tariffa di acquedotto per l’intero periodo oggetto del beneficio.
Inoltre, accanto al bonus acqua vero e proprio, esiste anche una seconda agevolazione, sancita a livello locale, che si assomma o risulta di natura diversa.
In questo caso a questa misura si può accedere anche secondo requisiti diversi rispetto a quanto previsto nel primo caso e risultanti da singoli accordi fra gestore e l’Ente di governo dell’ambito.
Durata del bonus acqua e quando va rinnovato
Il bonus, una volta riconosciuto, ha durata annuale e parte dal primo riconoscimento in bolletta. Alla scadenza, laddove un tempo, era necessario procedere al suo rinnovo, tramite relativa domanda presso il Comune o enti abilitati, oggi sarà sufficiente presentare, per tempo, la propria situazione ISEE.
Presentazione che, per garantirsi la continuità di trattamento, andrebbe effettuata almeno un mese prima della sua scadenza, con la dichiarazione dell’ISEE in corso.
Per coloro che, in fase di richiesta, risultano già beneficiari di un bonus, la possibilità di richiesta congiunta o singola, così come sempre valida la facoltà di un bonus disgiunto, poiché frutto di richieste in due momenti diversi.
Link utili:
LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 vai al testo
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