Quando arriva la stagione invernale, molte piante che temono le temperature rigide, hanno bisogno di attenzioni particolari. Per garantire la sopravvivenza sino a primavera di queste piante particolarmente delicate, che non possono essere collocate temporaneamente dentro casa , basta seguire semplici strategie, che si differenziano a seconda del materiale e alla disponibilità economica. Una soluzione alle temperature gelide è ad esempio coprire il giardino tramite un ” cannicciato “. Deve essere realizzata una palizzata con canne di bambù mediamente grosse, con diametro di 12 mm circa, e altezza variabile, da scegliere in base all’ altezza delle piante da proteggere. Questa soluzione permette di sconfiggere il gelo, ma cosa anche più importante rappresenta una decisa protezione dal vento.
Ovviamente in zone di mare è meglio evitare la barriera di bambù, se non fatta con canne particolarmente resistenti in quanto la costante presenza di vento a lungo andare porterebbe sicuramente alla rottura dei sostegni e al danneggiamento della pianta. Se ci troviamo difronte a piante molto alte, non è necessario creare pareti altissime. Per garantire la sopravvivenza della pianta basta infatti riparare soltanto il fusto, che è la parte vitale della pianta. Un’ altra soluzione molto semplice, consiste nella protezione dal gelo tramite un telo di plastica. Metodo molto usato perchè poco costoso e sicuramente di più veloce attuazione. Basta dunque applicare attorno alla pianta il telo, nel quale però è importante praticare piccoli fori che permettano il passaggio dell’aria, fondamentale per la sopravvivenza della pianta ma limitata dal materiale usato in questo caso. La plastica infatti è un ottima coperta, ma non lascia respirare.
Durante la stagione invernale comunque le giornate di sole non mancano, ed è meglio approfittarne per scoprire le piante e permettergli di assorbire più radiazioni possibili. Esiste un materiale particolare, che sta alla base del miglior metodo di protezione della piante durante il periodo freddo. Prende il nome di ” agritessuto ” oppure più comunemente chiamato ” tessuto non tessuto ” , e molto simile alla stoffa ma viene prodotto in maniera differente. Questo permette di riparare la pianta dal freddo ma non solo, essendo un tessuto infatti è costituito da una trama bucata, che favorisce il passaggio di luce, acqua e aria. Questo materiale dovrà essere applicato alla pianta in maniera adeguata: legato bene dalla base al vertice della pianta. A differenza del telo di plastica, non importa toglierlo durante una giornata soleggiata, in quanto protegge, e garantisce contemporaneamente l’ assorbimento degli elementi fondamentali alle piante. Tutti i materiali citati possono essere facilmente reperibili in commercio e rappresentano le migliori soluzioni, da scegliere in base alla disponibilità economica e allo spazio.