Esistono diversi tipi di approccio che variano molto dalla situazione. Se si hanno dei prati da tenere liberi dalle infestanti, ad esempio, strappare via le piante con le mani ( estirpando per bene la radice ) banalmente rappresenta già una prima soluzione efficace (anche se si tratta, evidentemente, di soluzioni per terreni non troppo estesi. ). Successivamente è importante rivoltare per bene il terreno e controllare che non resti nulla delle infestanti. A questo punto si può ripiantare il proprio prato.
Se il prato viene nuovamente invaso, oltre a controllare se nelle immediate vicinanze ci sono piante infestanti che possono lasciare indisturbate i loro semi al vento, potete tentare l’utilizzo di diserbanti specifici ( anche se, soprattutto se tenete all’ambiente, non amerete far uso di soluzioni non propriamente ecologiche.).
Se invece si tratta di colture, ci sono più linee da azione da tenere presenti. Un’azione indiretta o di prevenzione è molto importante.
Come prevenire? Controllare tutte le zone non coltivate limitrofe, anche in questo caso: fossi e simila, dove le infestanti prolificano indisturbate; i loro semi poi verranno spediti dal vento direttamente nei vostri terreni, rendendo vai i vostri sforzi. Tenete puliti gli attrezzi sempre per evitare che qualche seme resti attaccato all’attrezzatura (comprese le scarpe, i guanti da lavoro e i vestiti che utilizzate di solito nei campi).
Eliminare le malerbe: attenzione al letame!
Anche per il letame dovete stare attenti: spesso nelle feci degli animali si trovano proprio i semi delle infestanti, che le bestie brulicano inconsapevolmente. In questo caso, dovete anche avere l’accortezza di scoprire bene i pascoli dei vostri animali, o di chi vi vende il letame. Altro consiglio preventivo: controllo attento sulle sementi. Non risparmiate mai sulla qualità di quest’ultime, perché ve ne pentireste: non è detto che un risparmio sulle sementi sia la cosa più importante. Spesso le sementi economiche sono contaminate da semi di infestanti, sfuggite ai controlli più blandi.
Ultimo e forse più importante consiglio: una buona e fruttifera rotazione del terreno. Eccone una che riteniamo molto valida. Al primo anno una pianta da rinnovo, come il pomodoro. Al secondo anno, pianta depauperante come il frumento, mentre al terzo, quarto e quinto anno una pianta miglioratrice: erba medica ad esempio. Al sesto anno una pianta depauperatrice nuovamente. Il motivo della rotazione è semplice: le piante segnate hanno bisogno di cure che necessitano di un diserbo buono. Creerebbero così condizioni sfavorevoli alle infestanti.
Per quanto concerne i metodi di intervento diretti invece si parla di intervento meccanico, con sarchiatrici ad esempio che estirpano le infestanti o di diretto chimico, con l’uso dei diserbanti. Ancora una volta mi trovo a sconsigliarli per gli effetti devastanti che hanno su tutto l’ecosistema naturale con la loro azione distruttrice.
I principali metodi e soluzioni per eliminare le erbacce
La gestione efficace delle piante infestanti richiede un mix di strategie, dall’uso di prodotti specifici ai rimedi naturali. Ecco un elenco di metodi e soluzioni, ciascuno con una breve descrizione:
- Estrazione manuale: Rimuovere le infestanti a mano è il metodo più semplice e diretto, particolarmente efficace con quelle perenni che hanno radici profonde. È importante estrarre l’intera radice per prevenire la ricrescita.
- Pacciamatura: Coprire il suolo con uno strato di pacciamatura (come paglia, corteccia o tessuto non tessuto) può soffocare le infestanti impedendo loro di ricevere luce e aria, oltre a mantenere l’umidità del suolo.(Consigli per una buona pacciamatura? Eccoli nella nostra guida).
- Aceto: L’aceto domestico, specialmente quello con una concentrazione di acido acetico superiore al 5%, può essere spruzzato direttamente sulle foglie delle infestanti per disidratarle e ucciderle. È più efficace sotto il sole diretto.
- Acqua bollente: Versare acqua bollente direttamente sulle infestanti può cuocerle istantaneamente, distruggendo le parti esposte. Questo metodo è particolarmente utile per le crepe nel marciapiede o nel vialetto.
- Sale: Il sale, mescolato con acqua (soluzione salina) e spruzzato sulle infestanti, può disidratarle e ucciderle. Da usare con cautela, poiché può danneggiare la fertilità del suolo a lungo termine.
- Olio di Neem: Questo olio, estratto dai semi dell’albero di Neem, è un repellente naturale per molti insetti e può aiutare a controllare alcune infestanti. È biodegradabile e sicuro per le piante coltivate.
- Solarizzazione: Questa tecnica comporta il ricoprimento del terreno con una plastica trasparente per alcuni mesi durante l’estate. Il calore accumulato sotto la plastica uccide le infestanti, i semi e gli organismi patogeni.
- Erbicidi naturali: Prodotti a base di acidi grassi o altri composti organici possono essere efficaci contro le infestanti senza gli effetti collaterali degli erbicidi chimici. Leggere sempre l’etichetta per assicurarsi che siano adatti al proprio uso.
- Controllo meccanico: L’uso di strumenti come zappette, coltivatori o falciatrici può aiutare a controllare le infestanti riducendo la loro capacità di fotosintesi e indebolendo la struttura radicale.
- Rotazione delle colture: Alternare le colture in modo strategico può ridurre la pressione delle infestanti, poiché differenti piante attirano e sopportano differenti tipologie di infestanti.
- Agricoltura di copertura: Coltivare piante dense e a crescita rapida tra le colture principali può soffocare le infestanti, impedendo loro di prendere piede.
- Olio di semi di senape: L’applicazione di olio di semi di senape direttamente sulle infestanti o nel suolo può agire come erbicida naturale. L’olio, infatti, rilascia composti che possono sopprimere la crescita delle infestanti e allo stesso tempo agire come fertilizzante naturale grazie al suo contenuto di azoto. Questo metodo è particolarmente interessante per chi cerca soluzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente, poiché l’olio di semi di senape è completamente biodegradabile e non tossico per le piante coltivate, gli animali domestici e gli esseri umani.
Ogni metodo ha i suoi pro e contro, e spesso la migliore strategia è un approccio integrato che combina più tecniche per mantenere sotto controllo le infestanti senza danneggiare l’ambiente o le piante desiderate.