Carnevale si avvicina e sia per grandi che per piccini il costume da pirata è uno dei più amati, proprio per la semplicità con cui si può preparare. Ma anche il trucco deve essere adeguato.
Prima di tutto, bisogna schiarire ed uniformare l’incarnato, quindi, dopo aver steso una buona quantità di crema idratante, si può ricorrere ad una base trucco molto chiara, come un fondotinta di tonalità più chiara di quella della pelle del “pirata”, oppure utilizzando un cerone per attori teatrali, acquistabile nelle profumerie molto fornite.
A questo punto, si può passare un fard particolarmente acceso, meglio se sulle tonalità del rosa, stendendolo in forma quasi perfettamente circolare sulle gote, appena sotto lo zigomo e sul naso, se si vuole creare l’effetto del pirata ubriacone.
Dopo aver creato dei cerchi con il fard, è importante sfumarne appena i contorni per evitare l’effetto clown.
Una volta terminato con il trucco del viso, si può passare alla matita kajal nera: innanzitutto si devono ricalcare le sopracciglia, cercando di dare loro un effetto arcuato, quasi ad ali di gabbiano, cercando per quanto possibile di differenziare l’andamento del sopracciglio destro da quello sinistro.
Per fare questo sarà sufficiente allungare uno dei due più verso il naso, mentre l’altro avrà un andamento più alto, con le punte che non arrivano a scendere tra gli occhi, ma mantengono un andamento più naturale.
Naturalmente, in base all’effetto che si vuole ottenere, le sopracciglia, grazie al kajal, possono essere anche inspessite di molto, oppure lasciate sottili per ottenere l’effetto di un pirata un po’ più curato.
Si può quindi passare alla barba: l’effetto deve essere quello della barba non rasata da qualche giorno, non curata, ma neanche proprio incolta.
Si può quindi tratteggiare con la matita nera partendo da metà guancia, facendo attenzione a non avvicinarsi troppo al cerchietto sfumato del fard, scendendo sul mento e continuando sotto il viso quasi fino al collo, per dare un effetto più realistico.
E’ però importante lasciare un piccolo spazio tra mento e labbro inferiore, dove al massimo si può fare una “mosca”, ovvero un ciuffetto di barba verticale e non troppo spesso che parte dal centro del labbro inferiore e arriva al mento, dove poi comincerà il tratteggio della barba.
Sottili, invece, e dall’aria piuttosto curata, i baffi, che devono essere ispirati, per capirci, al “Capitan Uncino” interpretato da Dustin Hoffman in “Hook”: non troppo spessi e ben disegnati, meglio se con due riccioli ben definiti alle due estremità laterali.
Se si sta cercando un effetto da pirata più dandy, si può anche aggiungere un piccolo neo, stile Versailles, su una guancia (non vicino al labbro, naturalmente, perché sarebbe troppo femminile), mentre se si vuole ricreare un look da pirata cattivissimo, si può aggiungere su una guancia, verso l’orecchio, oppure vicino all’angolo di un occhio, una bella cicatrice, tracciando una linea e attraversandola da qualche trattino perpendicolarmente, creando un segno che sia abbastanza evidente.
Per completare il tutto, naturalmente, foulard in testa e benda nera sull’occhio.