Le detrazioni fiscali sono degli sconti sull’IRPEF. Per i “redditi di lavoro dipendente e assimilati“, alcuni di tali “bonus” vanno richiesti dal loro beneficiario.
In sede di elaborazione mensile della busta paga (o del cedolino della pensione), il sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente erogatore) opera delle ritenute d’acconto IRPEF, al netto delle detrazioni che spettano al contribuente per l’anno in corso. Tra queste detrazioni, vi è anche quella relativa ai familiari c.d. “fiscalmente a carico“, vale a che risultano percettori, nel periodo d’imposta considerato, di un reddito pari o inferiore a € 2.840,51.
Tali sconti d’imposta, computati in base a quanto disposto dall’art. 12 del TUIR e relativa prassi, sono operati con riferimento ai dati comunicati per il periodo d’imposta precedente. Da questo deriva che, in sede di liquidazione del primo stipendio (nonché di erogazione della prima mensilità di pensione), ovvero nei casi in cui siano intervenute delle variazioni nel nucleo familiare e nel reddito dallo stesso prodotto, il contribuente deve predisporre e inviare un modulo al proprio sostituto d’imposta che provvede ad aggiornare i conteggi relativi alle detrazioni IRPEF.
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Dove scaricare il modello e come compilarlo
Il modello per la “Dichiarazione annuale per il diritto alle detrazioni d’imposta” è scaricabile dal portale online dell’INPS (lo trovate nella sezione “Moduli“, posta in alto, a destra, della homepage del sito).
Detto modulo si compone di 4 parti.
Nella prima sezione vanno inseriti tutti i “dati relativi al contribuente“ che richiede le detrazioni, compreso lo stato civile, nonché quelli del coniuge (ove presente). Inoltre, è necessario anche indicare la sede di lavoro e il numero di matricola INPS, ovvero la categoria e il numero della pensione percepita (informazioni che potete reperire dalla vostra busta paga o dal cedolino della pensione).
La seconda parte richiede l’indicazione della data di decorrenza del diritto alle detrazioni (vale a dire quella in cui sono intervenute le variazioni sui “carichi di famiglia“). Inoltre, si deve barrare una delle caselle poste sotto la dicitura “Detrazioni e agevolazioni personali“, a seconda della tipologia di reddito percepito. Allo stesso modo, nella sezione successiva “Detrazioni per carichi di famiglia“, viene richiesta l’indicazione di spettanza dello sconto IRPEF per il “familiare effettivamente (ma non legalmente) separato”, nonché quello relativo ai “figli a carico“. In quest’ultimo caso, è necessario compilare tutti i campi relativi ai dati personali dei suddetti figli, unitamente alla data a decorrere dalla quale essi risultano a carico del dichiarante.
La terza parte del modulo è da compilare solo a cura di chi ha “più di 3 figli a carico e detiene unicamente redditi di lavoro dipendente, nonché quelli derivanti dall’abitazione principale e relative pertinenze”. Anche in questo caso, dovranno essere indicate le informazioni personali sui figli a carico e la data in cui è sorta tale situazione.
Nella quarta parte del modello, vanno riportati i dati degli “altri familiari a carico (diversi dal coniuge e dai figli)“, nonché la percentuale di spettanza della detrazione (per esempio, se tali persone risultano, in egual misura, a carico vostro e di un altro contribuente, dovrete indicare la percentuale del 50%).
Per concludere, il modello va datato, firmato e consegnato al sostituto d’imposta.