A partire dal 2015 oltre ad avere la dichiarazione dei redditi precompilata anche l’ISEE sarà precompilato. Tra le tante novità che saranno introdotte con questo nuovo modello vi sarà un ampliamento delle tipologie dei redditi che potranno essere immessi e anche una maggiore rilevanza al nucleo familiare e alla presenza di eventuali figli con deficit o con handicap
La modulistica e tutto quello che ne concerne saranno messi a disposizione dei Comuni nelle prossime settimane in modo che possano essere rielaborate le soglie in base alle quali andare a parametrare i costi dei servizi offerti e delle prestazioni che sono state rese.
L’obiettivo che si è voluto raggiungere andando ad effettuare una revisione al modello ISEE è quello di avere a disposizione uno strumento in gradi di migliorare l’equità sociale delle famiglie più numerose e, soprattutto, di quelle più disagiate. Un ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dal fatto che saranno ridotte al minimo indispensabile le autodichiarazione: questa misura è stata presa per evitare le false dichiarazioni in modo da debellare gli evasori fiscali.
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Come calcolare l’Isee 2015
Al fine di valutare meglio la reale situazione economica familiare sono state introdotte, come dicevamo sopra, nuove e disparate forme di reddito. Tra questo dobbiamo includere, per sapere come calcolare regolarmente l’ISEE 2015, le categorie più importanti:
– reddito complessivo ai fini dell’IRPEF;
– redditi soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta del titolo di imposta;
– eventuali altre componenti reddituali esenti da qualsiasi altro tipo di imposta compresi quelli da lavoro dipendente prestato all’estero;
– tutti i proventi che sono derivati da attività agricole per i quali sussite l’obbligo di presentazione della partita iva;
– assegni percepiti per il mantenimento dei propri figli sempre che siano effettivamente percepiti;
– redditi relativi ai beni non locati soggetti all’IMU;
– tutti i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito a qualunque titolo percepiti da enti pubblici;
– reddito figurativo delle attività finanziarie;
– reddito lordo dichiarato ai fini fiscali nel Paese di residenza da parte di tutti gli appartenenti al nucleo iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero.
Dal valore di tutti i redditi verranno sottratti gli assegni periodici corrisposti al coniuge e ai figli e si adopera una discriminazione dei diversi tipi di reddito. Questa distinzione, che rappresenta una vera e propria novità, tiene conto di numerose variabili:
– i redditi da lavoro dipendente vengono decurtati di una quota pari al 20%; le pensioni e i trattamenti assistenziali subiscono una decurtazione sulla stessa linea d’onda dei redditi da lavoro dipendente fino ad un massimo di 1.000 euro;
– i redditi agrari relativi agli operatori professionali obbligati a presentare la partita iva verranno detratti.
Per ciascun fabbricato, area o terreno, si detrae l’arretrato di un eventuale debito fino alla data del 31 Dicembre. Per le case di proprietà si prenderà in considerazione anche il valore del mutuo, se questo è stato sottoscritto. Per i conti correnti bancari o postali si considererà,nfine, la giacenza media registrata sugli stessi nel corso dell’anno di interesse.
Il nuovo ISEE porta un vantaggio anche alle persone che hanno disabilità e ai costi da loro sostenuti. Vengono introdotte 3 diverse classi: disabilità media, grave e non autosufficienza. Ad ognuna di queste categorie viene determinato un abbattimento del reddito familiare diretto della famiglia in cui è presente la persona disabile.
Gli importi di abbattimento sono fissi e sono cosi classificati:
– 4.000 euro per persona con disabilità media;
– 5.500 euro per persona con disabilità grave;
– 7.000 euro per ogni persona non autosufficiente.
Le persone con disabilità o non autosufficienti potranno inoltre detrarre fino ad un massimo di 5.000 euro dalle spese certificate ai fini fiscali per spese sanitaria, spese per l’acquisto di cani guida, spese sostenute per servizi di interpretariato per le persone sorde e le spese mediche e di assistenza specifica.
Le persone non autosufficienti, infine, potranno dedurre tutte le spese relative all’acquisizione di collaboratori domestici o persone qualificate nell’assistenza personale, ma anche per il pagamento della retta di ricovero in strutture specializzate o in strutture residenziali.