Gli scatti di anzianità, sono dei premi erogati al dipendente di un azienda che presta più anni di servizio all’interno di essa, ed ha quindi diritto ad un aumento dello stipendio in busta paga.
COSA SONO GLI SCATTI DI ANZIANITA’
Il dipendente che ha più esperienza e che lavora da molto tempo all’interno di un azienda, e che quindi conosce al meglio il proprio lavoro rispetto ad un nuovo assunto, ha il diritto a percepire sulla sua busta paga gli scatti di anzianità. Essi servono a premiare il lavoratore e questo tipo di premio viene riconosciuto con una quota di aumento in busta paga che scatta ogni tot di anni.
COME FUNZIONANO GLI SCATTI DI ANZIANITA’
Gli scatti di anzianità, sono seguiti dalla normativa che regola i contratti nazionali del lavoro, che vanno ad indicare per ogni singolo dipendente dopo quanti anni maturano gli scatti ed il numero massimo di scatti di anzianità che sono cumulabili durante tutto l’arco dell’attività lavorativa. Essi in genere vengono erogati ogni due o tre anni e hanno una quota fissa che può variare in base al livello di qualifica del lavoratore durante l’assunzione.
QUANDO SI PUO’ BENEFICIARE DEGLI SCATTI DI ANZIANITA’
Lo scatto di anzianità inizia ad accumularsi dopo i primi tre anni di appartenenza presso la stessa azienda e dopo che il lavoratore ha raggiunto un certo livello di qualifica. Essi hanno durata massima di dieci scatti biennali accumulabili durante il periodo lavorativo per chi lavora nel settore del commercio, mentre per chi lavora nel settore dell’industria gli scatti cumulabili sono cinque biennali.
QUANDO NON SI HA DIRITTO AGLI SCATTI DI ANZIANITA’
In alcuni casi, a seconda della tipologia di contratto, gli scatti non tengono conto di eventuali assenze del lavoratore, in altri casi, al contrario, sono legati all’efeftto servizio prestato e quindi può capitare che gli scatti di anzianità non vengano calcolati, nel caso in cui il dipendente si assenti per malattia, congedo, infortunio o aspettativa, non ha più diritto a tale bonus.